Bottega Veneta punta ai due miliardi di fatturato. E, per centrare l’obiettivo, la griffe spinge negli accessori e nell’abbigliamento. A dirlo nel corso di un’intervista a CorrierEconomia è Carlo Alberto Beretta, da un anno alla guida della maison nell’orbita di Kering, che nel 2015 ha registrato 1,2 miliardi di euro di fatturato, con 413,8 milioni di margine operativo lordo. “Le nostre radici sono nella pelletteria, e qui resterà il nostro core business. Ma attorno a questo vogliamo consolidare una serie di altri prodotti”, dice il manager, arrivato a sostituire l’anno scorso Marco Bizzarri, dopo un passato in Zegna. Calzature (la prima collezione sarà quella della P/E 2016), gioielli e soprattutto abbigliamento, tutto in chiave di “lusso assoluto”. Per far spazio ai nuovi prodotti è in corso una revisione dei negozi e la creazione di business unit dedicate, completamente separate dalla pelletteria, Il nuovo piano strategico, spiega Beretta, è stato “scritto a quattro mani con Tomas Maier”, direttore creativo del brand da 15 anni. A oggi, i ricavi sono realizzati per l’80% grazie alla distribuzione diretta; tra i progetti del 2016, l’apertura a maggio della seconda maison Bottega Veneta, a Beverly Hills, dopo la prima avvenuta a Milano, cui seguirà nel 2017 lo sbarco a New York.