Fabiana Filippi ha archiviato il 2015 con ricavi a quota 75 milioni di euro. “L’anno appena trascorso è stato positivo, perfettamente in linea con le nostre aspettative e con le crescite degli anni precedenti”, ha dichiarato a PambiancoNews Mario Filippi Coccetta, presidente e AD, che, assieme al fratello Giacomo, ha fondato nel 1985 l’azienda di abbigliamento femminile. “Siamo cresciuti del 14-15% – ha aggiunto – passando da 65 milioni di euro di ricavi ai 75 milioni attuali. La crescita è stata omogenea per il wholesale in tutti i mercati in cui siamo presenti e siamo cresciuti anche nel retail dove l’azienda, negli ultimi anni, ha investito molto”. Nel corso del 2015, infatti, Fabiana Filippi ha aperto in importanti piazze internazionali: Londra, Parigi, Venezia e Roma. Anche nel 2016, il retail sarà un punto centrale della strategia, tanto che sono previste nuove aperture sul territorio europeo. La quota export si aggira intorno al 73-74% e i principali mercati di riferimento sono, oltre all’Italia che pesa il 26%, l’Europa, il Far East, l’America e l’Est Europa: “I nostri mercati di riferimento, nel 2015, – ha continuato l’AD – sono cresciuti in modo omogeneo senza prevaricare l’uno sull’altro. Si può dire che il nostro sia un marchio internazionale”.
Nel 2016, l’obiettivo principale è “continuare con un trend di crescita a due cifre – ha proseguito Filippi Coccetta –, investire nel processo creativo e qualitativo dell’azienda. Il nostro è un prodotto made in Italy che ha molte fasi artigianali legate alla tradizione umbra e vogliamo focalizzarci ancora di più sul nostro prodotto. Per Fabiana Filippi il made in Italy è un valore intrinseco che il capo deve trasmettere a chi lo indossa: i nostri punti di forza sono la selezione delle materie prime, la consulenza dei maestri artigiani interni al nostro stabilimento e le lavorazioni”.
Il manager esprime la sua opinione anche sul concetto di ‘see now – buy now’, questione che ha scosso fortemente la moda e le sue logiche negli ultimi tempi: “Penso che non ci sia una ricetta per tutti i brand, ognuno farà la sua politica. Chiaramente qualcosa dovrà cambiare, ma la cosa più importante è che la qualità dell’alto di gamma resti tale e, per far sì che questo accada, si deve tener conto di tempi produttivi ben precisi che non si possono comprimere. Noi, come Fabiana Filippi, abbiamo un grande rispetto della qualità e proprio per questo non possiamo andare incontro alla formula del ‘see now – buy now’ perché la qualità ha bisogno delle giuste tempistiche per essere mantenuta”.