Mifur chiude la sua 21° edizione con visitatori in calo del 4,5% a quota 9.647 a causa della diminuzione dei visitatori provenienti da buona parte dell’Europa, della Federazione Russa ma anche degli Usa. Tornano invece a far capolino i buyer italiani (+2%) e soprattutto registrano ottime performance i compratori dell’area del Far East. Entrando nel dettaglio dei dati, il Giappone è aumentato a +14,3%, la Corea ha messo a segno un progresso del 50,95% e Hong Kong del 9 per cento. In flessione invece i compratori cinesi (-9%). Dopo il declino del 2015 (-35%), il mercato russo dà qualche segno di ripresa ridimensionando il calo in quest’edizione (-15%), mentre l’Ucraina torna in positivo registrano un incremento delle presenze del 29,6 per cento. Soffre ancora l’area Euro (Francia, Germania, Spagna, Grecia) con un calo medio del 25 per cento.
Secondo quanto riportato dal comunicato di chiusura di Mifur, il dato più sensibile è stato registrato dalla Francia anche a causa della concomitanza della manifestazione con la settimana della moda di Parigi e le fiere francesi. In positivo il Regno Unito che registra un +18,4% mentre gli Usa crollano del 25,2 per cento. Quella che si è conclusa sabato 5 marzo sarà l’ultima edizione con il “vecchio” format di date. Dal prossimo anno il salone dedicato alle pelli e pellicceria si terrà dal 24 al 27 febbraio, in concomitanza con la settimana della moda milanese e le altre manifestazioni del sistema moda.