Il gruppo del lusso Richemont starebbe per tagliare 350 posti di lavoro in Svizzera a causa delle difficoltà create dall’andamento del mercato dell’orologeria elvetica. Secondo quanto riportato dal giornale Le Temps, il gruppo starebbe valutando una riduzione delle capacità produttive di alcune maison di orologeria. Secondo un portavoce dell’azienda, citato sempre da Le Temps, Richemont sarebbe pronto a proporre “misure di accompagnamento e di riclassificazione all’interno di diverse entità del gruppo per limitare al massimo la riduzione degli effettivi”.
Richemont è attivo nell’orologeria, nella gioielleria e nelle penne di lusso, e controlla, tra gli altri, i marchi Piaget, Cartier e Officine Panerai. Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre del 2015 “con risultati in linea con le aspettative, scrive Reuters, ma in calo per la prima volta dal 2008” a parità di cambio. Rispetto allo stesso periodo nel 2014, le vendite sono calate del 4% a cambi costanti mentre, a cambi correnti, sono cresciute del 3% (passano da 2,8 miliardi di euro a 2,9 miliardi). Nello specifico, il comparto dell’orologeria è calato del 4% a cambi costanti mentre è cresciuto dell’1% a cambi correnti.
L’export delle lancette svizzere, nel 2015, ha visto un calo pari al 3,3% a 21,5 miliardi di franchi svizzeri (pari a circa 19 miliardi di euro). Secondo quanto riportato da Bloomberg, si tratta del primo segno negativo sull’anno da sei esercizi a questa parte. Le prospettive per il 2016 sono quelle di chiudere in linea con il 2015.