Il Gruppo Pandora chiude il 2015 con un utile netto in crescita del 18,6%, sfiorando quota 3,7 miliardi di dkk (circa 492 milioni di euro), rispetto ai 3,1 miliardi del 2014. Il fatturato, già comunicato dall’azienda di gioielli nelle scorse settimane, si è attestato a quota 16,7 miliardi di dkk (circa 2,2 miliardi di euro) rispetto agli 11,9 miliardi di dkk del 2014, corrispondenti a una crescita del 40% o del 28,9% in valuta locale.
In crescita soprattutto l’area dell’Asia Pacifico a +58% (+45% in valuta locale), seguita dall’Europa con un +42,3% (+37% in valuta locale). In terza posizione, le Americhe, in aumento del 31,8% (+14,6% in valuta locale).
Il 62% del fatturato proviene dai negozi monomarca, con una crescita del 54% rispetto al 2014. L’ebitda ha riportato una crescita del 44,7%, raggiungendo un valore di oltre 6,2 miliardi di dkk nell’anno, corrispondenti a un margine del 37% (in crescita rispetto al 36% dell’anno 2014).
Per l’esercizio finanziario 2015, il board ha proposto di accrescere il dividendo del 44% rispetto al 2014, arrivando a 13 dkk per azione (pari a circa 1,7 euro), e la cancellazione di 5.240.348 azioni, corrispondenti a circa il 4,28% del capitale azionario totale. Pandora ha dato avvio a un nuovo programma di share buyback per un valore di 4 miliardi di dkk, che si completerà durante il 2016 e che ha come obiettivo principale quello di ridurre il capitale azionario dell’azienda in occasione dell’Assemblea Generale degli Azionisti 2017.
“Il forte sviluppo della top-line – ha dichiarato Anders Colding Friis, CEO di Pandora – ha incrementato il nostro fatturato di circa 5 miliardi di dkk. Lo sviluppo è stato equamente distribuito tra tutte le aree geografiche e tutte le categorie di gioielli, con crescite a doppia cifra. È stata riconfermata la nostra attenzione verso lo sviluppo della rete di negozi monomarca e durante il 2015 abbiamo inaugurato, a livello globale, quasi 400 nuovi Concept Stores”.