Milano Unica sferra l’attacco alla concorrenza internazionale e, in particolar modo, a quella francese. Parola d’ordine è fare sistema in Italia, integrandosi con gli altri player (ipotesi di Prima MU a Firenze) e sbarcando su spazi adeguati. Così il salone del tessile aderisce alla proposta dell’allora vice-ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda, che proponeva di dare vita una piattaforma fieristica a Rho per tutto il mondo della moda, e dal prossimo appuntamento di settembre si trasferisce nei padiglioni di Fiera Milano.
L’annuncio è stato dato nel corso della conferenza stampa di apertura della XXII edizione di Milano Unica che ha aperto i battenti ieri e che porterà in scena fino a domani le collezioni primavera-estate 2017 di 424 espositori complessivi (considerati anche i 40 e i 13 degli Osservatori Giappone e Korea), in crescita del 6% rispetto ai 399 registrati dodici mesi fa. Il tutto nonostante, a livello congiunturale, il tessile torni a far registrare dati negativi. Secondo le stime di Smi-Sistema Moda Italia, il fatturato della tessitura italiana è calato del 2,3%, scendendo a 7,8 miliardi di euro rispetto ai quasi 8 miliardi di euro messi a segno nel 2014. Tornano in negativo le esportazioni, scese dell’1,9% a fronte di importazioni sostanzialmente stabili (+0,1%). Sul fronte estero pesa la frenata dell’Europa (-4,8%) a fronte di un andamento più positivo dell’extra Ue (+0,4%) con picchi di crescita da parte di Cina (+9,6%), Hong Kong (+8%) e Usa (+16%). In flessione i consumi interni, scesi del 2,2 per cento.
Tornando alle novità in vista, secondo il neo presidente di Milano Unica Ercole Botto Poala, la decisione di trasferirsi a Rho è legata anche al fatto che “si tratta di spazi più idonei, che ci consentono di crescere”. Il layout della manifestazione sarà completamente nuovo e prevede una piazza al centro della scena. “Esclusività non può più essere la parola d’ordine – ha aggiunto – e Milano Unica non può essere chiusa solo attorno all’eccellenza italiana. Dobbiamo aprirci all’estero. In generale quello che intendo fare nel mio mandato è convincere tutti a fare sinergia”. Il riferimento è soprattutto a Prima MU la fiera sulle pre-collezioni nata lo scorso luglio e riguardo alla quale si è accesa una polemica a distanza con Première Vision che ha deciso di lanciare una fiera simile nelle stesse date (6 e 7 luglio). L’evento si terrà a Milano in contemporanea con Anteprima by Lineapelle, ma è allo studio la possibilità di spostarlo a Firenze in tandem con Pitti Filati.