Il gruppo Albini celebra il suo 140esimo anniversario, e chiude il 2015 in crescita nonostante l’incertezza mondiale e l’apprezzamento del dollaro. Nell’esercizio appena concluso, il gruppo ha archiviato una nuova crescita dei ricavi del 2,2% superando i 146 milioni di euro. Un dato positivo se rapportato al trend congiunturale, seppur in rallentamento rispetto all’11% dell’anno precedente.
“L’incerta situazione di mercato che caratterizza l’economia globale e in particolare il settore tessile permane”, ha dichiarato il presidente del gruppo, Silvio Albini. “L’aumento del dollaro, in particolare, ha penalizzato il conto economico, dato che gli acquisti vengono fatti in dollari ma le vendite, nella maggior parte dei casi, vengono effettuate in valute diverse, non rendendo quindi possibile il bilanciamento. Il fatto di essere presenti in oltre 80 mercati nel mondo e in diverse aree valutarie ci ha consentito di attenuare i rischi. I mercati maturi, poi, come Europa, Stati Uniti e Giappone, sono andati meglio degli emergenti”. All’aumento di fatturato hanno contribuito anche le nuove società Albini Energia (servizi integrati per la realizzazione e la gestione di interventi volti alla riduzione dei consumi di energia) e I Cotoni di Albini (società operante nel settore della produzione di filati fini e finissimi e delle mischie nobili). “Nell’anno passato il gruppo ha ridotto l’indebitamento complessivo del 10 per cento. L’obiettivo del 2016 – conclude Albini – è il consolidamento dei risultati raggiunti e la ricerca del continuo miglioramento sul fronte della flessibilità, servizio al cliente, sostenibilità e risparmio energetico”.