Chimento Gioiellieri, celebre azienda del settore orafo vicentino di proprietà della famiglia Chimento, ha aperto una cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attività estesa a tutti i dipendenti. L’intesa per gli ammortizzatori sociali è stata firmata dalla società e dai sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl a fine dicembre.
“L’azienda – ha dichiarato al Corriere del Veneto Gianpaolo Zanni, della segreteria Cgil – ci ha comunicato di essere in liquidazione, misura necessaria per preservare il patrimonio aziendale in attesa di possibili operazioni per rilanciare l’attività produttiva, come l’affitto del ramo d’azienda o la cessione. L’accordo dovrà essere approvato a livello ministeriale. Nel frattempo, la cassa integrazione è iniziata concretamente dal 22 gennaio e durerà un anno”. La cassa straordinaria, come dichiarato dall’esponente del sindacato Fim Cisl Giuseppe Tripi al Corriere del Veneto, è stata approvata in assemblea da tutti i lavoratori: la speranza è che nel giro di un anno si presenti un acquirente, per salvare tutta l’attività o almeno una sua parte.
In realtà, nei mesi scorsi, si era diffusa la voce di un interesse verso l’azienda orafa da parte di Richline Group, colosso americano di proprietà di Warren Buffet. La Chimento, nel 2011, aveva già affrontato un momento difficile quando, con un fatturato pari a 30 milioni di euro e con 1,2 milioni di perdite, aveva avviato una procedura di mobilità per 63 dipendenti su 143.