Swatch nel 2015 registra l’anno più nero da 6 anni. Il gruppo elvetico, infatti, ha archiviato un fatturato netto pari a 8,45 miliardi di franchi svizzeri (circa 7,55 miliardi di euro), in flessione, a cambi costanti, dello 0,9% rispetto al 2014, del 3% a cambi correnti. Il segmento di orologeria e gioielleria, produzione compresa, ha generato un fatturato netto di 8,17 miliardi di franchi svizzeri (circa 7,31 miliardi di euro), in diminuzione dello 0,8% a tassi di cambio costanti. L’utile operativo si attesta a 1,45 miliardi di franchi svizzeri (1,29 miliardi di euro): a causa delle ulteriori fluttuazioni valutarie del secondo semestre, è risultato inferiore di circa il 17% rispetto all’anno precedente. L’utile netto si colloca a 1,11 miliardi di franchi svizzeri (pari a circa un miliardo di euro), in calo del 21% rispetto all’anno precedente, fortemente penalizzato dalle perdite di cambio e dall’andamento negativo dei tassi. Malgrado la situazione impegnativa destinata a perdurare nelle varie regioni, il gruppo prevede un andamento positivo dei fatturati 2016 in valute locali grazie alla buona propensione ai consumi degli orologi svizzeri a livello mondiale. Il mese di gennaio 2016 conferma che, soprattutto nella Cina continentale, la domanda di orologi è in forte aumento rispetto ai dati dello scorso anno. Per questa ragione il gruppo Swatch prevede per il 2016 una crescita al di sopra del 5% in valute locali.
Swatch, come l’insieme delle lancette svizzere, ha dovuto affrontare nel 2015 anche l’esplosione del fenomeno smartwatch. Di conseguenza, nel corso del 2016, lancerà tre nuovi smartwatch sul mercato, tra cui quello realizzato per Tissot, brand di sua proprietà. Il nuovo orologio sarà presentato alla prossima edizione di Baselworld, che si terrà a Basilea dal 17 al 24 marzo 2016. Lo ha dichiarato Nick Hayek, CEO di Swatch. Il gruppo, così facendo, andrà a rafforzarsi nella competizione contro Apple e Tag Heuer, marchio di orologeria parte del gruppo Lvmh che a novembre scorso ha lanciato i propri smartwatch. La volontà di realizzare una serie di smartwatch era già stata annunciata a settembre scorso, quando era già chiaro l’anno difficile delle lancette svizzere.