Il mercato boccia le stime 2016 di Ferrari e il titolo crolla in Borsa. Nonostante i dati 2015, pubblicati ieri, parlino di ricavi a 2,85 miliardi di euro (in crescita sui 2,45 miliardi del 2014, ma in calo del 3% a cambi costanti) con 7.664 auto consegnate (+6%), la casa di Maranello è stata punita sui listini: ieri il titolo è arrivato a perdere il 9,53% a Milano (e oltre il 12% a New York). A fine 2015 il marchio di auto di lusso ha accumulato un indebitamento netto di 1,93 miliardi di euro – contro i 566 milioni di cassa di un anno prima – a fronte di utili netti per 290 milioni, in aumento del 9% su base annua. A scontentare il mercato sono state soprattutto le stime per l’anno in corso, inferiori alle attese. Nel 2016 il Cavallino rampante, che è quotato a New York dallo scorso ottobre e ha debuttato anche a Piazza Affari il 4 gennaio, prevede di fatto una crescita nulla con ricavi superiori a 2,9 miliardi di euro e 7.900 consegne incluse le supercar. L’ebitda adjusted è atteso a 770 milioni (contro i 748 milioni nel 2015 e un consensus di 804 milioni sulle previsioni 2016) , mentre l’indebitamento netto dovrebbe essere inferiore a quello attuale “inclusa la distribuzione agli azionisti”.
A metà mattinata, in Piazza Affari, il titolo segnava un recupero dell’1,88% oltre i 33,6 euro.