Il tessile italiano continua a volare negli States, e Milano Unica si prepara a inaugurare la sua seconda edizione newyorkese. Apre i battenti, domenica, il nuovo appuntamento americano della principale fiera del tessile, dopo il test dello scorso luglio, che porterà in scena le collezioni P/E 2017 di 61 aziende espositrici (un numero inferiore rispetto all’ottantina di luglio dovuto alla tradizionale minore offerta della proposta estiva) negli spazi del Jacob Javits Center di Manhattan. La manifestazione, che ha il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico ed è realizzata con la partnership di Agenzia Ice-Ita e con la collaborazione di Sistema Moda Italia, ha registrato al suo esordio la presenza di più di 1.300 clienti su invito. Novità di quest’anno sarà la presenza dall’Area Trend e dall’Area Sintesi.
“Dopo la startup che ha riscosso un soddisfacente successo, avendo richiamato in fiera tutti i più importanti brand della moda newyorkese, ora stiamo puntando fortemente sul coinvolgimento anche dei brand di alta gamma di altre aree geografiche Usa: California, Texas, Massachusetts”, ha spiegato Ercole Botto Poala, neo-presidente di Milano Unica. “Obiettivo della manifestazione – ha aggiunto – è approcciare questo mercato a 360°, puntando non solo ai clienti tradizionali come i grandi retailer, o i designer, ma anche alle nuove tipologie di cliente che in Nord America stanno dimostrando grandi potenzialità”.
Lo confermano, peraltro, i dati sull’export tessile nazionale verso gli Usa: nei primi nove mesi del 2015, l’incremento è stato del 17,2% per un totale di 143 milioni di euro con buone performance da parte di tutti i tessuti fatta eccezione per i tessuti in pura seta. Oltre a New York City e Los Angeles, altre città come San Francisco, Nashville, Columbus, Seattle e Dallas, si stanno rafforzando come hub della moda. In più, come riportato da Smi, il numero dei fashion designer negli Stati Uniti è cresciuto di oltre il 50% negli ultimi 10 anni per raggiungere le 17.000 unità, di cui 900 hanno il proprio Head Quarter a New York. La moda di alta gamma produce un giro di affari di 98 miliardi di dollari.
Sempre sul fronte dati, Sistema moda Italia ha annunciato le stime sull’andamento 2016 del tessile-moda. Secondo quanto riportato nella nota, si “ipotizza un fatturato tessile-moda in crescita del 2,2%, e l’export al +2,9%”.