La Camera Nazionale della Moda Italiana raffredda gli entusiasmi sul 2015. “I dati negativi del terzo trimestre – si legge nel Fashion Economics Trends di dicembre – hanno ridotto drasticamente le potenzialità di crescita del fatturato nel 2015, e introducono una forte incertezza anche per i dati del quarto trimestre. Le previsioni di chiusura del 2015 sono di conseguenza ridimensionate a una crescita non superiore all’1,5% rispetto al 2014″. A inizio anno, le previsioni sul 2015 erano notevolmente superiori (anche del +5,5%).
L’ente milanese propone anche una previsione per il primo semestre 2016, in cui l’industria italiana della moda dovrebbe crescere del 2,5% sia in termini di ricavi sia di export.
I dati, che si riferiscono al comparto tessile, abbigliamento, pelle, pelletteria e calzature, evidenziano per il 2015 un fatturato oltre i 62 miliardi di euro (+1,4%) con esportazioni in crescita dell’1,8% a 47,7 miliardi e importazioni a 30,6 miliardi (+6,9%).
Da segnalare il peggioramento dell’export verso l’Asia, la staticità dell’Europa e il drastico calo, in peggioramento rispetto alla prima parte dell’anno, sul mercato russo.