Prada, dopo aver diffuso i dati relativi ai primi nove mesi del 2015, avvia la riorganizzazione. Carlo Mazzi, presidente del gruppo, a tal proposito ha dichiarato a Corriere Economia: “C’è una presa di coscienza della necessità di strutturare l’azienda con una configurazione diversa da quella famigliare. Il nostro obiettivo, nel 2016, è quello di una forte revisione dell’organizzazione”. Il gruppo non esclude la possibilità di poter creare la figura del direttore generale che, finora, internamente a Prada, non c’è mai stata.
Il secondo obiettivo per il 2016 è quello di ottimizzare il mix di prodotti: “Operiamo in diversi mercati – ha raccontato Mazzi – e abbiamo bisogno di una gamma di prodotti più completa su tutti i segmenti per accontentare clienti che hanno esigenze differenti”.
Qualche accenno era già contenuto in un passaggio della dichiarazione con cui l’amministratore delegato Patrizio Bertelli ha accompagnato la diffusione dei dati: “La società sta rafforzando le iniziative commerciali e di prodotto mettendo in atto ulteriori azioni di contenimento dei costi e rivedendo l’organizzazione aziendale per snellire i processi, ma soprattutto rafforzandola con nuove figure chiave”. Prada, quindi, punta alla managerializzazione.