Il Calendario Pirelli, per il 2016, dice addio al nudo integrale. Presentato ieri a Londra a collezionisti e giornalisti di tutto il mondo, il Calendario, per la sua quantatreesima edizione, si avvale degli scatti della celebre fotografa Annie Leibovitz.
Le immagini, realizzate lo scorso luglio in uno studio di New York, ritraggono tredici donne che hanno raggiunto traguardi importanti nella vita professionale, sociale, culturale, sportiva e artistica. E la maggior parte di loro sono ritratte vestite, a eccezione di un paio di casi che comunque non sono di nudo integrale. Per essere presenti nel Calendario Pirelli 2016, infatti, non è la bellezza a essere il primo criterio di selezione. Come dichiara Annie Leibovitz in una nota diramata dall’azienda, l’intento era quello di immortalare “donne che in qualche modo si sono distinte. Ci siamo trovati d’accordo, e l’obiettivo successivo è stato quello di essere molto diretta. Volevo che le fotografie mostrassero le donne esattamente come sono, senza artifici”. Tra le ‘modelle’ protagoniste ci sono Yao Chen, prima ambasciatrice cinese dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Agnes Gund, presidente emerita del MoMA, la tennista Serena Williams, le artiste-leggenda Yoko Ono e Patti Smith.
La scelta di realizzare scatti privi di nudo è molto vicina allo stile dei primi calendari Pirelli degli anni Sessanta, poi riproposta anche nel 2002 da Peter Lindbergh, nel 2008 da Patrick Demarchelier e nel 2013 da Steve McCurry.