Guess archivia un nuovo trimestre in difficoltà, ma sia il nuovo management, e in particolare il neo CEO Victor Herrero, sia gli investitori restano positivi.
Il gruppo di denimwear ha chiuso il terzo trimestre con un sostanziale calo dell’utile netto, sceso da 20,8 milioni di dollari a 12,4 milioni. In flessione anche il fatturato, sceso a quota 521 milioni di dollari rispetto ai 590 di un anno fa. In negativo un po’ tutte le aree geografiche: le vendite in America sono scese del 7% (del 3% a valute costanti), in Europa il calo è del 15% (-3%) e in Asia del 17% (-9%). Nei nove mesi l’utile netto è sceso del 16,2% a 34,1 milioni di dollari mentre i ricavi hanno registrato una diminuzione del 10.2% a 1,55 miliardi di dollari.
Risultati negativi che però sono risultati in linea con le attese degli analisti e del management. “Il business retail in Europa a parità di perimetro ha registrato una buona crescita per la prima volta negli ultimi cinque anni”, ha sottolineato Herrero, impegnato nella profonda ristrutturazione del gruppo puntando su marketing digitale e il merchandising e sullo sviluppo del business in Asia. Guess stima un impatto negativo delle valute sull’intero esercizio fiscale 2015/2016 compreso tra l’8,5% e il 9,5 per cento.