Tra la Fiera di Firenze e Pitti scatta la pace, e spunta l’idea di una fusione. I vertici di Firenze Fiera e di Pitti Immagine hanno trovato un’intesa che sgombra il tavolo dai problemi che gravavano sulla prossima edizione (e, sembrerebbe, anche per quelle future) della celebre fiera dedicata all’uomo.
Le cose da rivedere erano molte: i livelli e le condizioni di affitto dei padiglioni da parte di Pitti, la valutazione degli investimenti anticipati dalla spa guidata da Raffaello Napoleone (AD di Pitti) per supplire all’abbattimento dei padiglioni temporanei decisi dal Comune e, non ultimo, i lavori di ristrutturazione della Fortezza. Da tenere conto, inoltre, l’esigenza di Firenze Fiera di tornare in attivo, pena l’impossibilità di fare gli investimenti necessari per il rilancio della struttura congressistica e fieristica.
Gli incontri che hanno portato all’accordo hanno coinvolto, tra gli altri, Raffaello Napoleone, Gaetano Marzotto (presidente di Pitti Immagine), Luca Bagnoli (presidente di Firenze Fiera) e Leonardo Bassilichi, socio di entrambe le società e presidente della Camera di commercio di Firenze.
L’accordo stretto ieri, secondo quanto riportato dal Corriere Fiorentino, prevede una revisione di alcuni carichi di affitto per Pitti, ma anche la gestione dei cantieri futuri. Inoltre, come riportato da la Repubblica di Firenze, Bassilichi ha stabilito che la maggioranza del suo patrimonio andrà alla riqualificazione dell’edificio del Sangallo. Soprattutto, per garantire un nuovo equilibrio, ha proposto la fusione tra Pitti Immagine e Firenze Fiera. Le due società, dopo aver risolto lo scontro istituzionale, hanno intenzione di affrontare il futuro con una nuova intesa.