Ottod’Ame, etichetta femminile di abbigliamento e accessori, in poco tempo è riuscita a imporsi sia in Italia sia all’estero. Niccolò Frosini, amministratore delegato del brand, ha raccontato a PambiancoNews le ragioni di questo successo: “La nostra crescita è dovuta per il 60% al prodotto e, per il restante 40%, al nostro posizionamento. Da non sottovalutare l’elasticità aziendale che ci permette di seguire e rispondere velocemente alle richieste del mercato. La componente di successo che, tuttavia, ci garantisce un grande riscontro all’estero, è il Made in Italy: presentare un prodotto tutto italiano in mercati esteri, soprattutto in Asia e nel Nord Europa, è molto apprezzato”.
Un marchio che si fa forte del proprio dna, senza tralasciare l’aspetto stilistico: “L’ispirazione per le collezioni – racconta Silvia Mazzoli, designer del brand – parte dal viaggio, dall’arte, dalla musica che sono le mie più grandi passioni. I nostri abiti sono pensati per non morire con la fine di una tendenza, ma per durare nel tempo. Sono caratterizzati da elementi che li rendono particolari, come una stampa o un elemento grafico, e da una linea semplice e pulita. Per la prossima stagione estiva, ad esempio, abbiamo creato degli abiti arricchiti con alcuni disegni raffiguranti delle balene ispirandoci al mare. I colori, acquarellati, spaziano in tutte le sfumature dell’azzurro, passando dal celeste al verde”.
Nel futuro di Ottod’Ame, oltre all’apertura di un monomarca a Tokyo nel mese di aprile, c’è la brand extension: “L’obiettivo – continua Frosini – è quello di staccare, per la stagione invernale 2017/18, le linee di accessori andando ad ampliarle: nello specifico punteremo sulle scarpe, sulle borse e, forse, sulla bigiotteria. Inizieremo con una pre-collezione a cui seguirà una collezione, anche se già da questa stagione stiamo tastando il terreno”.
Il mercato di riferimento della griffe è quello italiano, in cui realizza il 50% del fatturato. Segue la Francia, il Giappone e, in generale, tutta l’Europa e l’Asia. Ottod’Ame ha archiviato il 2014 con un fatturato pari a 15 milioni di euro e, per il 2015, la previsione è quella di arrivare a 19 milioni. Il marchio, nel 2016, stima una crescita del 20% delle vendite.