Primo semestre in crescita per Richemont che ha realizzato nel periodo aprile-settembre dell’esercizio 2015/2016 un utile di 1,1 miliardi di euro, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le vendite sono salite del 15% a 5,82 miliardi di euro, mentre il risultato d’esercizio è cresciuto del 6% a 1,39 miliardi.
I mercati europei si confermano di riferimento per il gruppo con vendite in crescita del 26% a 1,5 miliardi di euro. In seconda posizione si trova l’Asia Pacifico, seppur in calo del 3%, mentre cresce notevolmente il Giappone a +49 per 534 milioni. Bene le Americhe a +19% con 883 milioni di euro. Infine, Medio Oriente e Africa registrano 489 milioni in crescita del 24%.
Il presidente Johan Rupert, nel comunicato diffuso oggi, si dice soddisfatto dei risultati raggiunti nonostante siano inferiori alle attese. L’avvio del terzo trimestre fornisce però segnali negativi: in ottobre il fatturato è sceso dell’1% (-6% senza influssi valutari). A pesare è la debolezza del mercato asiatico che fa prevedere anche un secondo semestre difficile.
I conti e le stime di Richemont, che alla borsa di Zurigo perde il 7%, hanno messo sotto pressione il mondo del lusso nei mercati europei.