Il limite della spesa in contanti nei negozi passerà da 1.000 a 3.000 euro per incentivare gli acquisti. Il premier Matteo Renzi ha proposto di introdurre questa novità nella legge di Stabilità, e il suo annuncio è stato salutato con favore dalle principali associazioni di commercianti italiane. L’associazione Montenapoleone, presieduta da Guglielmo Miani a rappresentare 120 marchi del Quadrilatero, si è detta soddisfatta della dichiarazione del presidente del Consiglio, “con la speranza che questa barriera venga del tutto abbattuta sia per gli acquisti effettuati dagli stranieri sia per quelli degli italiani”. Mario dell’Oglio, numero uno dei commercianti italiani, riuniti nella Camera Italiana Buyer Moda, ha interpretato la proposta come “una misura indispensabile per dare ossigeno ai consumi”. Anche Confcommercio, Confesercenti e Federmoda hanno approvato l’uscita del premier.
La soglia massima di circolazione del contante è cambiata cinque volte soltanto negli ultimi sette anni. Il limite dei mille euro era stato introdotto con un Decreto legge nel 2011 per arginare corruzione ed evasione e garantire tracciabilità. L’Associazione Montenapoleone ha stimato, soltanto per l’area in cui opera, una perdita di circa 2 miliardi di giro d’affari per quanto riguarda la clientela italiana.
Tra gli oppositori dell’innalzamento del tetto contante una parte del Partito Democratico. Pier Luigi Bersani ha parlato di una misura che “favorisce i consumi in nero, il riciclaggio, l’evasione e la corruzione”.