Belstaff ha vinto una battaglia legale contro una lunga lista di contraffattori online: una sentenza statunitense ha riconosciuto al marchio più di 42 milioni di dollari di danni. La sentenza farà da precedente per i casi di contraffazione, visto che riguarda 676 siti web illegali, il cui dominio è stato ceduto a Belstaff.
Il provvedimento legale fa seguito a una serie di decisioni prese dalla griffe: prima la registrazione del marchio e dei singoli prodotti, poi la richiesta del supporto di MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand, parte della divisione Intellectual Property & Science di Thomson Reuters.
La ricerca di MarkMonitor si è incentrata sui siti che riportavano il nome Belstaff nel loro dominio, oltre a siti generici che presentavano prodotti contraffatti della griffe: sono stati trovati 3mila siti, di cui 800 gestiti da privati con sede in Cina. Belstaff, tra questi, ha ottenuto la vittoria su 676. MarkMonitor, contattato da PambiancoNews, dichiara che quest’ultimi erano stati registrati da una singola azienda.
Nello specifico, i prodotti maggiormente coinvolti nella contraffazione erano giacche (in particolare quelle di pelle) e abbigliamento outdoor.