È nato un nuovo brand di orologi. Si chiama Harry Williams ed è stato fondato da Stefano Abbati, ex direttore vendite di Sector, poi approdato al gruppo Binda e infine a Fossil, che ha pensato e realizzato la linea di segnatempo. “Dopo anni passati a gestire multinazionali e industrie del settore, ho scelto di fondare una mia azienda che ci rappresentasse, insieme ad un socio – ha commentato Abbati -. La decisione di creare questo brand ha alla base diverse motivazioni: abbiamo guardato, immedesimandoci nel consumatore, le vetrine dei punti vendita e ci siamo resi conto che mancava una nota di originalità. Harry Williams racchiude in sé elementi che mancavano nel mercato. Ispirandoci, infatti, al dualismo dei fratelli più famosi d’Inghilterra, anche il nostro prodotto ha due anime. Una cassa classica, seriosa ed essenziale come William, e una serie di cinturini abbinati estrosi, colorati, “ribelli”, esattamente come Harry. Anche il periodo storico a cui ci siamo ispirati, gli anni 60-70, rappresenta il momento del cambiamento, della ribellione, della contestazione di tutto ciò che era classico, del passato, riadattando il “vecchio” a un nuovo concetto trasgressivo. Credo che Harry Williams rappresenti al meglio una voglia di cambiamento, pensando che la tendenza del momento e la voglia di nuovo nel nostro mercato va verso questa tipologia di prodotto”.
L’azienda è composta da Stefano Abbati (CEO), Daniele Falchi (socio), Daniela Savino (amministrazione), Giorgio Innocenti & C (agenzia marketing e PR).
La distribuzione del brand, presente in una selezione di shop italiani dallo scorso mese di settembre, è concentrata su una clientela normal trade e sulle catene. “L’ intento – ha dichiarato a Pambianconews il CEO Abbati – è arrivare a toccare i 500-600 punti vendita nei primi 12 mesi di vita, con l’apertura di 300 entro la fine del 2015”.
Obiettivo primario dell’imprenditore per Harry Williams è affermare il marchio sia nel mercato dell’orologeria, che in quello dei gioielli. È infatti previsto il lancio di una linea appositamente dedicata nel corso del 2016.