Flexible benefits per tutti. Ma anche assistenza sanitaria, voucher carburante e premi legati ai risultati personali o di area. Monnalisa, l’azienda di Arezzo guidata da Christian Simoni e specializzata in abbigliamento per bambini di fascia alta, ha messo a punto una serie di politiche di welfare aziendale volte a premiare i dipendenti e, al tempo stesso, ad aumentare la redditività aziendale.
Come si legge sul Sole 24 Ore, si tratta di un accordo che l’azienda non ha stipulato con i sindacati, ma direttamente con i dipendenti e, dunque, non rientra nei contratti integrativi, ma diventerà un regolamento aziendale. Il fulcro saranno i flexible benefits legati al margine operativo lordo: se viene raggiunto l’obiettivo dell’11%, ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato e determinato riceverà un bonus fra i 340 e gli 840 euro all’anno.
Il benefit, però, non sarà in denaro (perché in questo caso sarebbe tassato e, dunque, il suo valore inferiore), bensì ogni dipendente potrà scegliere per quale servizio utilizzarlo, a patto che abbia valenza educativa o ricreativa: dalla scuola materna ai libri scolastici, dall’assistenza sociale o sanitaria. Tutti servizi non tassabili: l’azienda investe la stessa somma di denaro, e il dipendente ottiene di più.
Oltre ai flexible benefit, si legge ancora sul Sole 24 Ore, per i dipendenti della società fondata da Piero Iacomoni è in arrivo, dal 2016 (anno in cui è prevista la quotazione in Borsa), anche un voucher carburante, slegato dai risultati aziendali, che potrà essere convertito in buono spesa grazie a un accordo con Esselunga.