Anche gli scarti tessili da oggi si riciclano. Come si legge sul Tirreno, il nuovo brevetto è stato sviluppato dalla Next Technology Tecnotessile di Prato, partecipata per il 40% dal Miur, in collaborazione con una serie di imprenditori fra i quali Sergio Dell’Orco, produttore di macchine tessili. Alla base sta un processo in grado di separare tutte le materie prime e, quindi, di salvare le parti più nobili per poterle riutilizzare in diversi settori, compreso quello dell’automotive.
La società toscana sottolinea come questo business sia in grado di generare circa 6 milioni di euro all’anno (dalle circa 20mila tonnellate di scarti tessili prodotte ogni anno) e stia attirando già aziende straniere, anche se l’auspicio è che il brevetto serva a dare una spinta in più al distretto tessile di Prato. Tanto più alla luce del fatto che l’intero processo di riciclo è ecocompatibile.