Bread & Butter, la fiera berlinese dedicata a brand di urbanwear e streetwear, ha un nuovo investitore: Zalando. L’e-tailer tedesco ha infatti firmato una lettera d’intenti con cui s’impegna a entrare in sinergia col team di Bread & Butter. La prossima edizione della fiera, prevista a luglio, si svolgerà come pianificato: la prima organizzata dalla società di e-commerce sarà nel 2016. Una boccata d’aria fresca, che arriva dopo un periodo travagliato per la manifestazione.
La Bread & Butter GmbH, società cui il salone fa capo, a dicembre aveva presentato istanza di fallimento al tribunale distrettuale di Charlottenburg e, poco tempo prima, l’organizzazione aveva rimbalzato la location da Berlino a Barcellona, per poi riassestarsi clamorosamente nella città tedesca. L’ingresso di Zalando segna una svolta, proprio perché grazie al suo supporto i procedimenti d’insolvenza potrebbero chiudersi il primo ottobre di quest’anno. Ma non finisce qui: è in via di progettazione un nuovo concept, che Bread & Butter e Zalando realizzeranno in collaborazione e presenteranno alla fine di quest’estate.
Il communication manager Italia di Zalando Matteo Bovio, intervistato da Pambianconews, ha sottolineato quanto questa operazione faccia parte di un piano più esteso: “Da qualche tempo abbiamo intrapreso un percorso di visione più ampia. Il nostro obiettivo è offrire servizi che non si fermino all’e-tailer, ma andare verso un nuovo concetto di piattaforma”. Questa operazione era già stata percepita con il progetto CasaZalando: un temporary store fisico e itinerante che, da aprile a maggio, ha offerto alla clientela non solo abbigliamento, ma anche workshop ed eventi. Continua Bovio: “Con il Bread & Butter vogliamo coinvolgere a tutto tondo i clienti, le persone, creando un evento che si allontani dal concetto di B2B e di fiera dedicata solo agli addetti ai lavori. L’obiettivo è quello di trasformare il salone in un evento B2C”. Zalando ha chiuso il primo trimestre del 2015 con ricavi preliminari stimati tra i 635-648 milioni di euro, mettendo a segno una crescita di circa il 27% rispetto allo stesso periodo nel 2014.