I ricavi di Hermès mantengono il passo, e l’effetto-cambio li ‘accende’. La griffe del lusso ha archiviato un trimestre in positivo, registrando ricavi consolidati per 1,12 miliardi, in crescita del 19 per cento. A cambi costanti, il fatturato ha messo comunque a segno un +8%, in linea con le previsioni per l’intero esercizio 2015: “Nonostante le incertezze economiche, geopolitiche e monetarie nel mondo, l’obiettivo a medio termine di crescita del fatturato a cambi costanti è dell’8%”, ha precisato il gruppo, sottolineando anche la crescita sostenuta, pari al 10% (senza effetto cambio) delle vendite dei propri store nel periodo in considerazione. I risultati sono stati apprezzati in Borsa, dove Hermes in mattinata guadagnava oltre il 3 per cento.
A livello geografico, a cambi costanti, le vendite in Giappone sono cresciute del 15%, seguite dall’America (+10%). L’Asia (senza il Giappone) ha messo a segno un incremento dell’8% soprattutto grazie alle performance a Hong Kong e Macao, mentre l’Europa ha segnato un progresso del 5 per cento.
Sul fronte tipologia di prodotto, la domanda di pelletteria e selleria è rimasta alta (+12%). Ottime performance anche per la divisione ready-to-wear e accessori (+10%) e per il business di seta e tessuti (+6%). Rallenta invece il comparto profumi (+1%) e quello degli orologi (-3%).