Proprio nei giorni in cui a Valencia si festeggiano le tradizionali “Fallas”, una sorta di festival del fuoco in onore del patrono San José, la città si è tinta anche un po’ di azzurro, anzi, di Azzurra. Il mare e il vento del capoluogo spagnolo hanno battezzato la nuova Azzurra, proprio là dove nel 2007 e nel 2010 si è disputato il trofeo sportivo più antico del mondo, l’America’s Cup. Ed è stato subito un tuffo al cuore. Ammirare il nuovo gioiello del mare, tutto in carbonio, elegantemente veleggiare tra le onde con il suo inconfondibile scafo color del cielo, non può che riportare a emozioni passate, ma che sono attualissime. La mitica Azzurra, infatti, nel 1983 ha fatto cambiare il corso della storia della vela tricolore. Quella barca dal nome evocativo fu la prima italiana ad aver avuto la sfrontatezza di lanciare la sfida all’America’s Cup. Con l’equipaggio guidato dallo skipper Cino Ricci, Azzurra si spinse addirittura in semifinale e fece sognare gli italiani prima del Moro di Venezia di Raul Gardini e di Luna Rossa di Prada. Così l’Italia scoprì uno sport nuovo, prima dedicato ad una ristrettissima élite, e si appassionò.
Allora, un po’ come oggi. Simbolo sportivo dello Yacht Club Costa Smeralda, Azzurra quest’anno ha uno scafo tutto nuovo in vista della 52 Super Series 2015, il circuito “grand-prix” per eccellenza degli scafi monocarena, il più competivo e tecnologicamente avanzato. Costruita presso il cantiere King Marine di Valencia, su progetto del designer spagnolo Marcelino Botin e sotto la supervisione del project manager italo-argentino Miguel Costa, la nuova barca è salpata da Port America’s Cup e ha iniziato a prendere il largo nelle acque antistanti la città, per le prime prove strutturali, con un equipaggio guidato dallo skipper argentino Guillermo Parada e dal tattico Vasco Vascotto, campione triestino con un palmares di ben 23 titoli mondiali. Si tratta della terza barca della classe TP52 che segue quella vincitrice del circuito nel 2012 e attualmente vicecampione.
“II progetto è nato tra agosto e settembre – ha commentato Miguel Costa – e per la sua realizzazione ci sono volute circa 16mila ore di lavoro. Le caratteristiche principali della nuova barca sono la leggerezza, la resistenza e la cura dei dettagli, c’è stato tutto un lavoro di sviluppo di forme, oggi più svasate e potenti, per migliorare la barca precedente. La struttura longitudinale è molto più leggera del passato e si è arrivati a ottenere un’imbarcazione più spinta, più pulita e più ordinata, in cui funziona tutto molto più rapidamente. Siamo partiti da una solida base, ma Azzurra 2015, devo dire, è una storia tutta nuova, frutto di una sinergia italo-argentina”.
In mezzo al mare di Valencia, l’Azzurra si riconosce subito. Ha una nuova livrea argentata che ne evidenzia le forme e fa contrasto con l’azzurro acceso dello scafo. Un richiamo, in chiave moderna, all’eredità estetica delle Azzurra che negli anni 80 furono protagoniste delle sfide di Coppa America lanciate dallo Yacht Club Costa Smeralda per volere, e ambizione, di Gianni Agnelli e del Principe Karim Aga Khan, presidente dello yacht club smeraldino.
“Azzurra – ha detto Vasco Vascotto, mettendo piede per la prima volta sulla nuova imbarcazione – è un’icona della vela mondiale. Per un velista italiano salire su una barca che porta questo nome è una grande soddisfazione e onore, ma anche una grande responsabilità che condivido con un equipaggio, di 14 persone, forte e unito che è un po’ il nostro punto di forza. Possiamo contare su una base solida formata dallo Yacht Club Costa Smeralda, dal suo Commodoro Riccardo Bonadeo e dalla figura di Guillermo Parada. Il mio obiettivo, come sempre, è prima di tutto quello di navigare bene”.
La barca appena varata si sta sottoponendo a diversi test in acqua, dagli stress strutturali alle verifiche di tutti gli impianti e sistemi per poi affiancarsi a una barca molto simile già rodata, la Phoenix, per effettuare dei test comparativi e sessioni di allenamento.
La nuova Azzurra, il TP52 dell’armatore argentino Alberto Roemmers, esordirà prima in un test event a “Palmavela” (a Palma di Maiorca dal 30 aprile al 3 maggio) per poi debuttare nella prima tappa del circuito 52 Super Series a Valencia, dal 19 al 23 maggio. Al via sulla linea di partenza ci saranno 14 squadre e 9 nuovi bolidi di ultima generazione, progettati sulla nuova regola di classe TP52, studiata per aumentare le performance grazie ad una maggiore superficie velica e pescaggio della chiglia, a fronte di un minor peso. Tra questi ci sarà anche quello di Quantum Racing, campione in carica e rivale principale di Azzurra in questo campionato. Seguiranno poi le tappe di Porto Cervo (9-13 giugno), di Porto Portals (14-18 luglio) e di Palma di Maiorca (4-8 agosto) per poi concludere il circuito in Portogallo, a Cascais (16-20 settembre).
E così il mito di Azzurra continua a veleggiare, oggi al centro del Mediterraneo, ma con il sogno di conquistare il mondo. Nel vento c’è infatti una possibile partecipazione alla prossima Volvo Ocean Race, competizione velica intorno al mondo, che si terrà nel 2017, proprio nell’anno in cui cade il cinquantenario dello Yacht Club Costa Smeralda.
Ecco il video della nuova Azzurra 2015 in costruzione