Il tanto atteso Apple Watch (iWatch) è stato presentato ieri sera ufficialmente. L’iWatch arriva in due taglie (38 e 42 millimetri) e tre versioni differenti che mescolano alluminio e acciaio, cinturini in pelle e gomma e diversi colori: la linea Sport, l’omonima collezione Watch e quella Edition con cassa realizzata in leghe d’oro rosa o giallo 18 carati, display Retina protetto da vetro zaffiro. Sarà disponibile dal 24 aprile e prenotabile dal 10 aprile.
Secondo la banca svizzera Ubs, se ne prevede la vendita di 24 milioni di pezzi. Per quanto da Jp Morgan spieghino che “il target di riferimento dei nuovi iWatch non sia la fascia del lusso”, una parte di questi nuovi segnatempo andrà con tutta probabilità a erodere quote esistenti e non solo ad allargare il mercato degli orologi con il segmento smartwatch. I prezzi partono da 349 dollari per il modello Sport, oscillano da 549 a 1.099 dollari per il Watch e superano i 10.000 dollari per l’edizione in oro, venduta solo in alcuni selezionati Apple Store.
Dalla banca privata svizzera Vontobel nei mesi scorsi era emersa la possibilità che le proposte Apple si scontrassero con quelle di Swatch.
Nel 2013 il segmento ‘hard luxury’, composto da gioielli e orologi, secondo i dati del Monitor Altagamma ha raggiunto i 49 miliardi di euro. Gli orologi valgono 36 miliardi, i gioielli 13, ma sono cresciuti di più: 5% rispetto al magro 1% dei segnatempo. Nel 2012 le percentuali erano state ben più alte: +14% e +13% rispettivamente. Ai produttori svizzeri è riconducibile la metà dei segnatempo venduti nel mondo e ai primi tre posti ci sono tre gruppi elvetici: Swatch, Richemont e Rolex, che hanno, rispettivamente, il 18,3%, il 15,7% e l’11,8% del mercato. Secondo la Fédération de l’industrie horlogère suisse, nel 2013 l’export di orologi svizzeri, ovvero circa il 90% della produzione elvetica, è arrivato a 21,8 miliardi di franchi (circa 17,8 miliardi di euro), registrando quindi una crescita del +1.9% nonostante la flessione di mercati importanti come Hong Kong (il primo in valore, -5,6%), Cina (terzo, -12,5%) e Francia (sesto, -9,6%).
Con un’autonomia di 18 ore e in attesa delle applicazioni che ne amplieranno gli usi, per ora l’orologio è utile per sfruttare Apple Pay (per ora solo negli Usa), agevolare i viaggi aerei con la visuliazzione della carta d’imbarco, memorizzare date e incontri grazie a Siri e sfruttare le app integrate per il fitness. La novità principale è stata, però, il nuovo MacBook, dotato di un display da 12 pollici, leggero e sottilissimo rispetto ai modelli Pro e Air. Anche qui, oltre all’argento e grigio siderale c’è la versione in oro (prezzi da 1.499 dollari).
Tre proposte iWatch