Il suo Expo lo vivrà nel 2020, ma Dubai si sta preparando per tempo. La città è un cantiere in movimento: i mall si ampliano, i grattacieli prendono quota, l’architettura urbana cambia e assume un aspetto più gentile, quasi a misura d’uomo, con percorsi pedonali e piste ciclabili a tamponare gli eccessi del passato. Il suo sovrano Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha promesso di voler “stupire il mondo” e punta a far di Dubai la città più visitata dei cinque continenti, con l’obiettivo dei venti milioni di turisti l’anno. Annoiarsi è impossibile. I rischi concreti sono due: perdersi nell’eccesso di offerta, trascurando le ultime novità per scegliere i classici itinerari, ed eccedere nello shopping, con effetti devastanti per la vostra carta di credito. Ecco una breve guida per evitare l’una e contenere, per quanto possibile, l’altra criticità.
1. Salire ‘At the top’
Cento euro per bere un sorso di tè e ammirare il panorama: quale pazzo li spenderebbe? Beh, c’è la fila… Ed è normale, perché da tre mesi al Burj Khalifa, il più alto edificio del globo (828 metri), si può salire At The Top, la sky experience al 148° piano, 555 metri d’altezza, una settantina oltre il precedente record. È il tetto del mondo, la foto più vertiginosa che possiate scattare. Oltre non si va, anche se Emaar Properties, proprietaria del grattacielo, fa sapere che in realtà ci sarebbero alcuni appartamenti di prestigio a uso esclusivo di facoltosi privati, di cui però non rivela il nome…
2. Fumare sigari ad atmosfera rarefatta
Fosse ancora in vita, sir Winston Churchill prenderebbe il primo aereo per Dubai soltanto per accendersi un prediletto Romeo y Julieta nella Cigar room del Vault, al 71.mo piano del Marriott Marquis, la cui seconda torre è stata inaugurata a marzo dello scorso anno. È l’hotel più alto del mondo e tale è anche la sala riservata agli appassionati di sigari, perlopiù cubani, con alcune disponibilità da Nicaragua e Costa Rica. Detestate il fumo? Buon per voi, ne beneficerete in salute e godrete di un panorama mozzafiato degustando un cocktail a prezzi tutto sommato accettabili (16 euro ciascuno).
3. Prelevare oro h24
Dubai luccica di metallo nobile. Perdersi nel Gold Souq ad ammirare collane matrimoniali indiane, esposte in vetrina assieme a catenoni degni dei film trash anni 70, è una tappa obbligata dell’escursione nello storico quartiere di Deira, la città vecchia. Gli stock sono ingenti: secondo Lonely Planet, in qualsiasi periodo dell’anno a Dubai sono in vendita oltre 25 tonnellate d’oro. Per i soggetti in crisi d’astinenza c’è anche la soluzione notturna: Gold to Go, il bancomat che dispensa oro, prelevabile con carta di credito. Il distributore automatico a prova di esplosivo, ideato da una società tedesca, offre monete con differenti simboli e lingottini fino a dieci grammi. Si trova all’interno di Madinat Jumeirah.
4. Pedalare nel deserto
Dubai non era propriamente una città per ciclisti, ma si sta attrezzando. A gennaio e febbraio l’aria è più fresca: condizione ideale per abbandonare il traffico cittadino, affittare una bicicletta e recarsi nel silenzio più totale. È il deserto a due ruote. La novità è una pista di 68 chilometri, Lollipop: parte da Al Qudra Road, attraversa le dune e consente di fare una pausa caffè presso il lussuoso resort Bab al Shams. Con un po’ di fortuna vi troverete a pedalare dribblando gazzelle, superando cammelli e incrociando falconieri di bianco vestiti.
5. Assaggiare lo street food al mercato del pesce
Il fish market di Deira, in attività dal 1988, presto cambierà sede. Non saranno contenti i gabbiani e le altre specie animali che si aggirano tra i banchi ricolmi di granchi blu e barracuda, perché la futura location da 35 mila metri quadrati ad Al Hamriya promette di diventare una vera e propria attrazione turistica, con tanto di ristorazione attrezzata, area dedicata alle aste ittiche e particolare attenzione agli aspetti igienici. Restano dunque poche settimane per acquistare il pesce al banco, affidarlo a mani esperte per la pulizia e farselo cuocere da un ristorantino prospiciente. Una pittoresca esperienza gastronomica, per stomaci non troppo delicati.
6. Perder tempo lungo il Creek
Le ore passano fin troppo in fretta seduti al tavolino sulle rive del Creek, l’insenatura marina lungo la quale nacque il villaggio di Bur Dubai. È il posto ideale per assaggiare le mezze, tipici antipasti mediorientali, bere un tè marocchino o dedicarsi al passatempo preferito degli abitanti dell’emirato: fumare la shisha, il narghilè con tabacco generalmente aromatizzato alla doppia mela cui tutti gli avventori, comprese le donne, sembrano non poter resistere. I prezzi sono popolari: con 35-40 euro si cena (e si fuma) in due.
7. Provare un nuovo hotel al giorno
Nove hotel di lusso inaugurati nel 2014, altre sei aperture previste quest’anno tra cui spicca quella di Palazzo Versace, in calendario a marzo. Star dietro alla lista degli openings è dura, considerando peraltro lo sviluppo di nuove strutture di fascia media (3 e 4 stelle) incentivato dal governo per intercettare il turismo in fuga da zone insicure. Restano naturalmente i grandi classici, dall’iconica “vela” del Burj al-Arab (7 stelle) all’atmosfera da mondo sommerso che caratterizza l’Atlantis The Palm, con tanto di suite “subacquee”.
8. Fare un tuffo nel mare
Ok, le Maldive sono un’altra cosa, ma il mare a Dubai non è affatto male: uscite dalla piscina del vostro resort e provatelo. In aggiunta alle magnificenti aree riservate agli hotel di lusso, si moltiplicano le spiagge libere e attrezzate ma anche le strutture organizzate e le aree pensate per il divertimento. Arabian Water Parks (www.arabianwaterparks.com), aperto ad aprile dello scorso anno in zona Jbr, svetta a livello mondiale per dimensioni e capienza (può ospitare 150 persone contemporaneamente) tra i parchi allestiti in pieno mare. In alternativa c’è il Wild Wadi (http://www.jumeirah.com/en/hotels-resorts/dubai/wild-wadi/), con gli scivoli acquatici più alti e veloci del mondo: ci vuole fegato per provare la discesa di 120 metri del Jumeirah Sceirah, raggiungendo gli 80 chilometri l’ora prima dell’impatto con l’acqua…
9. Rilassarsi con una beauty session
Poppea a confronto era una dilettante. Il suo celebre bagno nel latte d’asina è stato sostituito da cure di bellezza ben più audaci quali: peeling al caffè, scrub alle olive nere o trattamento viso con oro 24 carati, quest’ultimo disponibile per la “modica” cifra di 25 mila dirham, circa 5 mila euro. Accade al Jumeirah Zabeel Saray, luxury hotel che ospita Talise Ottoman Spa, che ha sbaragliato la concorrenza nella conquista del titolo di miglior resort spa del mondo. In alternativa alla gold mask ci si può comunque dedicare ai bagni di neve e alla talassoterapia, per poi rilassarsi al centro di uno spettacolare hammam turco.
10. Pilotare il proprio aereo
L’esperienza dura 30 minuti ed è considerata talmente realistica da poter essere utilizzata per la formazione dei piloti veri. Si tratta di Emirates A380 Experience, simulatore di volo allestito da qualche mese all’interno del Dubai Mall, che riproduce la cabina di pilotaggio del grande aereo mondiale di linea (l’Airbus A380) e ti porta idealmente in dodici differenti destinazioni. Gli aspiranti comandanti potranno decidere se ammirare dall’alto il centro di Parigi o i grandi edifici di Hong Kong, ma anche selezionare le condizioni meteo del viaggio. Il costo? 350 dirham, circa 70 euro.