Per combattere la violenza sulle donne, in Uk basta una carta, la ‘Charter to combat and prevent domestic violence’. Il documento è stato siglato congiuntamente da François-Henri Pinault, numero uno della Fondazione Kering e da Polly Neate, CEO della federazione anglosassone Women’s Aid che attraverso 250 organizzazioni tutela donne e bambini dagli abusi domestici. L’iniziativa mira a prevenire e combattere, all’interno dei confini del Regno Unito, la violenza nei confronti delle donne, in da house.
Attivato per sensibilizzare sull’argomento il personale di tutti i marchi nell’orbita del gruppo Kering con sede in Uk, il progetto coinvolgerà 1.260 lavoratori che, nell’arco temporale di due anni, saranno invitati a prendere parte ad un programma di corsi di formazione aziendale su questo tipo di maltrattamenti.
Al termine delle lezioni, gli ‘allievi’ di casa Kering saranno qualificati come “ambassador” nazionali, pronti a difendere se stessi in caso di violenza. Ma anche capaci di riconoscere le spie che nascondono disagio tra le mura di casa e di proporsi come punto di riferimento e di supporto per terze eventuali vittime. Che, secondo le statistiche diffuse dalla holding francese, non sono poche: in Inghilterra e in Galles ogni settimana due donne vengono uccise da un partner o da un ex, una vittima su 10 si confida con colleghi di lavoro, una donna su 5 si assenta da lavoro per aver subito abusi. Di queste, il 20% si assenta per più di un mese.