Swatch ha archiviato il 2014 con un utile in calo del 26,6% a 1,42 miliardi di franchi svizzeri (pari a circa 1,34 miliardi di euro) rispetto agli 1,93 miliardi del 2013, a causa principalmente del rafforzamento della valuta elvetica sull’euro. “I tassi di cambio estremamente sfavorevoli hanno pesato per 138 milioni di franchi e l’incendio della fabbrica Eta a Grenchen (SO) ha gravato per altri 200 milioni nel primo semestre”, riporta il comunicato della società guidata da Nick Hayek.
Il fatturato lordo, al netto cioè degli sconti applicati ai venditori, ha raggiunto i 9,22 miliardi di franchi (pari a circa 8,7 miliardi di euro) con un incremento del 4,6% rispetto ad un anno fa. Il fatturato netto si è attestato a 8,7 miliardi di franchi in crescita del 3 per cento.
“Dopo il forte mese di dicembre 2014 in franchi svizzeri – sottolinea il comunicato di Swatch – il 2015 è iniziato con risultati molto promettenti, espressi naturalmente in valute locali. Con la decisione della Banca Nazionale Svizzera del 15 gennaio 2015 di rinunciare dopo tre anni alle misure di sostegno del corso minimo dell’euro rispetto al franco svizzero e di introdurre tassi d’interesse negativi più elevati sui conti correnti, è già stato anticipato l’impatto sfavorevole dei corsi di cambio per il 2015; nel giro di un giorno il franco svizzero si è attestato a parità con l’euro o a una quotazione persino più elevata”.
Il titolo Swatch alla Borsa di Zurigo in mattinata è arrivato a perdere oltre il 3 per cento.