Il business italiano del tax free shopping ha archiviato il 2014 in negativo segnando una flessione del 3% rispetto ad un anno fa. A far da traino al ribasso è stato il crollo dei turisti russi, i cui acquisti quest’anno sono scesi del 16% per effetto della crisi del rublo. Questa la fotografia scattata da Global Blue, azienda specializzata in servizi per lo shopping dei turisti stranieri, i cui dati sottolineano che il decremento degli acquisti tax free nel mercato italiano è stato compensato in parte dalla continua crescita degli acquirenti cinesi, che si aggiudicano lo scettro di top spender in Italia con una crescita del 13% anno su anno.
Ritagliandosi una fetta del 25% del mercato con uno scontrino medio di 895 euro, i cittadini del Paese del Dragone si confermano la prima nazionalità più ‘spendacciona’ tra le vie dello shopping italiano, seguiti dai Russi (24% del mercato) e dagli Americani (6%).
I globe shopper scelgono l’Italia soprattutto per acquistare abbigliamento e pelletteria (76% del totale tax free, con uno scontrino medio di 694 euro), mentre è la gioielleria a far registrare lo scontrino medio più elevato, di poco superiore a 2.370 euro, nonostante il comparto rappresenti il 13% delle vendite del settore.
A livello geografico, il primato, tra le grandi città, spetta a Milano (34%) seguita da Roma (19%), Firenze (9%) e da Venezia (6%).