Brompton Bycicle Ltd ha chiuso l’anno fiscale 2013-14 con un fatturato di 27,2 milioni di sterline, con un incremento del 28% rispetto all’anno precedente e una produzione che ha raggiunto le 45mila unità. L’export rappresenta ormai circa l’80 per cento.
Dal 1979 l’azienda inglese Brompton contribuisce al cambiamento della mobilità urbana producendo biciclette pieghevoli, mezzo di trasporto sempre più diffuso nelle città grazie al fatto che si possono portare sempre con sé, dai mezzi pubblici ai treni, agli aerei e ai bauli delle auto fin sotto, addirittura, alle scrivanie del proprio ufficio.
Oggi le bici Brompton sono vendute attraverso gli 8 flagship store in giro per il mondo: a Milano, Londra, Amburgo, Amsterdam, Kobe, Shanghai, Bejing e Bangkok.
“La politica di Brompton – spiegano Gabriele Baldissera e Stefano Moroni, co-titolari del negozio di Milano – prevede di avere un solo flagship store per ogni stato, pertanto noi (Brompton Junction Milano, in via Melzo 36) siamo l’unico Junction in Italia”.
A proposito del mercato italiano, “il 2014 – aggiungono – è stato un anno di crescita così come successo negli ultimi 3 anni. In percentuale, a livello nazionale, il numero di Brompton vendute è di +25 per cento. Il nostro fatturato è cresciuto in proporzione all’incremento percentuale delle vendite”.
Tra i progetti futuri di Brompton Junction Milano, che seleziona anche alcuni brand di abbigliamento e accessori affini ai valori del marchio, c’è anche la formazione: “Per il 2015 – concludono Baldissera e Moroni – avremo tutto un programma di corsi di manutenzione specifica per i nostri clienti, in seguito alla forte richiesta e volontà di prendersi cura personalmente della propria Brompton; stiamo sviluppando un servizio per consolidare la loyalty della nostra clientela. Siamo inoltre attivi sul progetto Bike2Work specifico per Brompton, che consente alle aziende di adottare un modello di mobilità integrata bici+trasporto pubblico per gli spostamenti dei propri collaboratori”.