di David Pambianco
– Ancora non si conosce il nome del successore di Frida Giannini alla guida creativa di Gucci, ma da ieri è chiaro a tutti in che direzione andrà lo stile: basta con i richiami all’archivio, basta jet set, ma moda e solo moda, rivolta ad un target molto più fresco e giovane.
È possibile che, per quello che viene già definito un cambio epocale nella griffe della doppia G, Kering abbia fatto affidamento su ciò che è accaduto per un’altra maison del gruppo, Saint Laurent, dove, il nuovo direttore creativo Hedi Slimane, ha rotto nettamente col passato, con una scelta che è che è stata apertamente premiata dal mercato.
Nel cambio repentino in Gucci si legge chiaramente l’intervento del nuovo CEO Marco Bizzarri. Il manager, proveniente da Bottega Veneta (passando per un ruolo di coordinatore del nuovo polo del lusso di Kering di appena pochi mesi), sembra aver stretto molto i tempi. Poteva infatti attendere un’uscita soft della Giannini e lasciarle la paternità dell’ultima sfilata. Ha invece giocato d’anticipo, probabilmente forte dell’appoggio diretto di Parigi, prendendosi la responsabilità di una uscita (di Frida) e di una svolta stilistica immediata.
Non va poi trascurato il peso di Alessandro Michele, forse sconosciuto al grande pubblico, ma anche agli addetti ai lavori, ma evidentemente molto considerato all’interno del brand. In ogni caso, con la sfilata di ieri, le sue quotazioni, e certamente la sua notorietà, sono andate alle stelle! La sfilata si è chiusa con applausi e grida di entusiasmo, mentre qualcuno tra il pubblico a stento nascondeva gli occhi lucidi…
Già direttore creativo di Richard Ginori, nonché responsabile diretto di una serie di linee Gucci, viene ora acclamato come possibile nuova guida stilistica della griffe, in un rush finale che dovrebbe vedere ufficialmente il “vincitore” entro i primi giorni di febbraio, come sembra essere stato comunicato internamente.
E’ da dire infine che questo è stato il cambio di guida creativa e manageriale meno programmato della storia. Un cambio ricco di colpi di scena, dopo che Bizzarri era passato alla guida del polo del gruppo, poi richiamato in Gucci in seguito alla rottura con la coppia Di Marco-Giannini… poi l’uscita di nuovo anticipata della Giannini.
Certo è che la doppia G ci ha da sempre abituato alle saghe, dall’omicidio di Maurizio Gucci, alla battaglia per il controllo della maison tra LVMH e PPR, all’uscita del duo Tom & Dom, fino ai nostri giorni. E ancora non è finita.