Tiffany ha archiviato il terzo trimestre con un fatturato in crescita del 5,2% a quota 959,6 milioni di dollari. A trainare i conti della griffe newyorkese di gioielli è stato soprattutto il mercato domestico che ha segnato un +10% (per ricavi pari a 459 milioni di dollari).
L’utile netto è stato di 38,3 milioni di dollari, rispetto ai 94,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, in seguito al rimborso anticipato di una porzione di debito. A frenare il business ci hanno pensato le vendite nell’area Asia-Pacifico, dove, a cambi costanti, sono cresciute solo del 2% a 243 milioni. Rallentamento che gli analisti non avevano previsto mentre per il mercato interno avevano preventivato una crescita inferiore, intorno al 6%, e un andamento generale migliore.