Giochi Preziosi si allea con Artsana, la capogruppo dei marchi Chicco, Prenatal e Boppy. L’intesa tra le due società made in Italy darà vita ad uno dei maggiori gruppi europei nel settore giocattoli.
Preziosi e la famiglia Catelli, azionista del gruppo Artsana, come riportato da Il Sole 24 ore, in questi giorni hanno firmato un accordo preliminare, soggetto all’attività di due diligence, per lanciare una newco in cui confluiranno i 130 Toys Center in Italia, i 20 negozi Bimbo Store di Giochi Preziosi, e i 250 negozi Prenatal (di cui 170 in Italia e 80 all’estero). Ai 400 punti vendita delle tre realtà, si aggiungeranno anche i 150 negozi posseduti in Francia da Giochi Preziosi tramite la controllata transalpina King Jouet.
La newco, il cui valore si aggira attorno agli 80 milioni di fatturato, sarà controllata in modo paritetico da Giochi Preziosi e da Artsana. Questo riassetto a valle, si ripercuoterà anche a monte in Giochi Preziosi che ha in corso una delicata negoziazione con le banche per rivedere la scadenza del proprio debito paria circa 300 milioni. E che nel frattempo si sta impegnando per favorire l’uscita del socio Clessidra.
Per il prossimo mercoledì, Giochi Preziosi ha in agenda l’incontro con le banche (Bnl-Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo e Unicredit) cui presenterà l’accordo firmato con Artsana. Sul tavolo ci saranno altri due dossier: la revisione delle scadenze sul debito e l’ammontare dell’aumento di capitale utile a dare nuova cassa alla società. Secondo le indiscrezioni riportate da Il Sole-24Ore, infatti, dovrebbe essere dato il via libera a un aumento di capitale abbastanza tondo dove Preziosi potrà utilizzare parte della liquidità conferitagli da Artsana.
Il vero ago della bilancia sarà Michael Lee, fondatore della conglomerata Ocean Global e già socio d’affari di Enrico Preziosi in Asia. L’imprenditore di Taiwan dovrebbe entrare con il 38% in Giochi Preziosi in scia all’aumento di capitale. E dovrebbe liquidare il socio di minoranza Clessidra, ormai da tempo poco in sintonia con la società. Al termine dell’operazione, Preziosi, che in parte verrà finanziato da Lee, dovrebbe mantenere il 51% della società da lui fondata affiancato, oltre che da Lee, anche da altri soci di minoranza finanziari come Intesa Sanpaolo e Idea Capital.