Seconda tornata di tagli per Levi’s. Il marchio di denim ha annunciato che proseguirà nella sua strategia di limitazione costi attraverso il taglio di 500 posti di lavoro e il trasferimento di diversi servizi a Wipro, attraverso un accordo di outsourcing della durata di cinque anni. In base a questa partnership, verranno esternalizzati svariati settori prima interni all’azienda, tra i quali l’It, le risorse umane e il customer service.
Il piano volto a controllare i costi, iniziato lo scorso marzo per risparmiare una cifra che ci si attende sarà compresa tra i 175 e i 200 milioni di dollari, ha già eliminato 800 posti di lavoro per un risparmio complessivo che per ora si aggira tra i 75 e i 100 milioni di dollari. A comunicarlo è stata la stessa azienda, che ha anche stimato il costo dell’accordo con Wipro per 143 milioni di dollari.
Nel terzo trimestre chiuso il 24 agosto, il marchio di San Francisco ha registrato ricavi netti in aumento dell’1% a 1,154 miliardi di dollari (pari a circa 908 milioni di euro), contro l’1,141 dello stesso periodo dell’anno precedente.