Esprit alza il velo sul suo nuovo brand ‘low cost’. Come anticipato da Pambianconews, l’azienda ha lanciato il suo marchio “un po’ più giovane e un po’ meno caro rispetto a Esprit”, che si chiama every.day.counts e propone capi basic, jeans, outerwear, maglieria, ma anche accessori per la vita quotidiana (cuffie per la musica, cover, etc.). Si parte con Amsterdam, con uno store-test nel centro di della città, per poi toccare il mercato del Belgio, del Lussemburgo, della Germania e dell’Austria.
Al timone del nuovo business ci sono Armin Broger, ex Levi’s ed entrato in Esprit nel 2012, e Rosey Cortazzi, ex Nike e Levi’s, che lavora per Esprit dal 2011.
Il progetto, come già spiegato qualche mese fa dal CEO Jose Manuel Martinez, è nato con lo scopo di migliorare il controllo dei costi e le finanze del retailer d’abbigliamento quotato a Hong Kong, che ha archiviato l’esercizio chiuso al 30 giugno con profitti netti pari a 210 milioni di dollari di Hong Kong, contro la perdita di 4,4 miliardi accusata lo scorso anno, ma con ricavi in discesa del 6,5% a quota 24,2 miliardi di dollari. Risultati che arrivano in scia alla ristrutturazione del gruppo apportata nel corso dell’ultimo anno dall’attuale amministratore delegato, ex manager di Inditex, arrivato nel settembre 2012.