Cattive notizie per il mercato europeo del tax free shopping, che per la prima volta in sei anni cresce al di sotto delle aspettative. Secondo i dati elaborati da Global Blue e diffusi da Fondazione Altagamma, a pesare sui risultati è stato anche il calo del 12% degli acquisti dei turisti russi, come conseguenza dell’indebolimento del rublo e della delicata situazione politica del Paese, anche se questa categoria conserva comunque la seconda posizione tra i top spender in Europa.
L’azienda specializzata in servizi per lo shopping dei turisti stranieri ha inoltre sottolineato che il 72% del mercato del tax free shopping, che in Europa vale 40 miliardi di euro, si concentra in quattro Paesi: Francia, che nei primi nove mesi dell’anno si è confermata la meta preferita del globe shopper extra Ue (23% degli acquisti tax free), Gran Bretagna (18%), Italia (16%) e Germania (15%).
I veri protagonisti di questo periodo sono stati i cinesi, che rappresentano il 27% del tax free shopping europeo e crescono dell’11% rispetto al 2013, mentre gli acquisti dei giapponesi diminuiscono del 15%, principalmente a causa degli effetti negativi del cambio.
Per il 2015, infine, si prevede una crescita del tax free shopping europeo compresa tra il 3 e il 5 per cento.