Un profumo vale più di mille parole. Sono anni che condividiamo immagini, canzoni e pensieri online. Se udito e vista sono facilmente trasferibili via web, lo stesso non si può dire dell’olfatto. Almeno, fino a oggi.
I ricercatori della Università della California e il Samsung Advanced Institute of Technology (Sait) in Giappone hanno sviluppato un dispositivo portatile in grado di emettere fino a 10mila profumi diversi. Il piccolo device può essere collegato sul retro di una Tv e, in futuro, anche integrato negli smartphone, per aggiungere un terzo senso, l’olfatto, alla visione dei programmi televisivi. Per adesso è solo un prototipo, ma l’obiettivo è ridurre le sue dimensioni e aumentare il numero di odori “digitali”. Intanto, i ricercatori hanno effettuato un test con due profumi e le persone che hanno partecipato all’esperimento sono riuscite a distinguere l’odore diffuso nella stanza fino a 30 centimetri di distanza. Il sistema, comunque, dovrebbe anche prevedere il blocco del dispositivo: non tutti vorrebbero infatti sentire l’odore di un cadavere durante un’indagine dell’Fbi!
Un’altra squadra che è all’inseguimento dell’odore è quella, sempre negli Usa, di David Edwards, professore all’Università di Harvard, che ha sviluppato insieme ai suoi studenti un nuovo tipo di comunicazione via computer che influisce sul naso dell’utente. Il dispositivo associato si chiama Ophone e consentirà di condividere profumi tramite smartphone. Invece di un messaggio che dice “Vuoi prendere un caffè con me?”, il destinatario riceverà direttamente una delicata fragranza di caffè o cappuccino. Con questo dispositivo, che si basa su un pattern di 32 essenze diverse che combinate possono dar vita a oltre 300mila profumi, i ristoranti potrebbero sostituire i menu con barrette aromatiche mobili e i negozi di profumi inviare direttamente campioni di fragranze ai potenziali clienti via telefono. Ma come funziona? Ogni Ophone contiene quattro capsule di base di profumi che possono comporre il profumo su richiesta o a seconda dei casi. Il processo è simile a quello delle tradizionali stampanti a getto di inchiostro, in cui vengono mescolati i tre colori di base per creare quello finale. Il mittente crea una fragranza e la relativa formula viene inoltrata allo smartphone del destinatario tramite internet. Da qui, la formula viene inoltrata all’Ophone via Bluetooth. L’Ophone inizia quindi a creare immediatamente il profumo richiesto. Il sistema di Edwards attualmente offre gli odori di base più appropriati, tra cui mela verde, cioccolato alla menta e cioccolato fondente. Il dispositivo, che verrà introdotto a breve sul mercato americano, è già preordinabile online a partire da 149 fino a 249 dollari, a seconda di quanti aromi si desideri abbinare sin dal primo utilizzo.
Per molte persone l’odore della pancetta appena ci si sveglia è una delle cose più piacevoli, ma, ovviamente, c’è sempre stato un problema di fondo… qualcuno deve mettersi ai fornelli per renderlo reale. Almeno fino a oggi. Dal Giappone arriva “Scentee”, creato dall’azienda giapponese ChatPerf. Un dispositivo da collegare all’ingresso dock dell’iPhone, con relativa app, che consente di inviare odori. Il dispositivo contiene un piccolo serbatoio e un atomizzatore. Chi riceve un odore, non dovrà far altro che aprire l’app e accettare l’invito: Chat Perf spruzzerà automaticamente l’odore scelto dalla persona che lo ha inviato. Logicamente il serbatoio dovrà essere riempito dal profumo desiderato. “Ammettiamo di voler inviare un messaggio via social network ad un amico che magari sappiamo essere stanco – ha dichiarato la responsabile della comunicazione di ChatPerf, Aki Yamaji – grazie a Scentee possiamo perciò mandargli un profumo rilassante insieme con il testo, oppure usare il dispositivo per aggiungere una determinata fragranza al suono di notifica delle mail o per rendere ancora più realistici certi videogames, accompagnando ad esempio il suono dei colpi sparati nei giochi di simulazione all’odore della polvere da sparo o quello dell’asfalto nei giochi di auto”.