Il Gruppo Prada ha chiuso il primo semestre al 31 luglio con ricavi consolidati a 1,75 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% (+4,5% a cambi costanti), rispetto a 1,72 miliardi di euro del primo semestre 2013. L’utile netto è stato pari a 244,8 milioni di euro, 14% sui ricavi consolidati, in calo del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.
“Nonostante il difficile contesto politico e macroeconomico e un andamento delle valute rimasto sfavorevole per tutto il periodo, il Gruppo Prada ha continuato a privilegiare obiettivi di crescita di lungo periodo con investimenti mirati ad accrescere il valore dei suoi brand – riporta il comunicato – cercando al contempo di ridurre nel breve termine la pressione sui margini, con azioni di contenimento dei costi in tutta la struttura aziendale”. I margini del periodo sono stati condizionati, oltre che dallo sfavorevole andamento dei cambi, dalla sostanziale stabilità dei ricavi, che non ha consentito di assorbire la crescita dei costi conseguente all’ampliamento della rete distributiva: 75 le aperture nette negli ultimi dodici mesi, di cui 41 Prada, 29 Miu Miu e 5 Church’s.
L’Asia Pacific si presenta in flessione del 2,1%, con performance che restano deboli in Corea, Hong Kong e Singapore, mentre la Cina accelera, con una crescita a cambi costanti dell’11,8%, e gli altri mercati asiatici mantengono tassi di sviluppo consistenti. Il mercato americano mostra segnali positivi, sostenuto sia dal consumo domestico sia da un accresciuto peso dei turisti, mentre l’Europa, resta penalizzata principalmente dal calo dei flussi turistici oltre che dalla generale congiuntura negativa che influenza il consumo domestico; l’area si presenta in lieve flessione a cambi costanti.
“Per quanto l’attuale scenario non mostri segnali di miglioramento e le persistenti difficili condizioni economiche e geopolitiche stiano influenzando negativamente la propensione al consumo, restiamo convinti che il mercato del lusso – ha dichiarato Patrizio Bertelli AD di Prada Spa – e in particolare il segmento high-end nel quale opera con successo il Gruppo Prada, continuerà nel medio termine a offrire interessanti prospettive di crescita”.