Mentre si prepara a festeggiare i 40 della sua maison, nel 2015, Giorgio Armani mette in chiaro alcune cose. Parlando del futuro della sua casa di moda, come si legge su Ansa, lo stilista ha precisato che nell’asse ereditario rimane la famiglia, “ma ci vuole un leader – ha detto a margine della sfilata di Emporio Armani, nel secondo giorno di Milano Moda Donna -. Questo è un gruppo molto familiare, ma non so se questa condizione troverà una corrispondenza anche nel dopo Armani. Ci vuole un leader, una persona come me”.
E un polo del lusso con Ferrari? “Non ho avuto contatti con nessuno di loro”. Di avances, negli ultimi 15 anni, ne ha avute molte il creativo, ma in questi giorni si è parlato in particolare di un possibile polo del lusso che metta insieme eccellenze del made in Italy come Ferrari e Armani. “Non ho avuto contatti con Ferrari e Fiat – ha precisato Armani – né con Elkann né con Marchionne, con nessuno. Ben venga che si facciano vivi, non è che non sia d’accordo a sentirli”. “Sono più di dieci anni che parliamo di un polo del lusso – ha aggiunto Armani – ma dipende dalla qualità dell’iniziativa, perché poi in un polo si aggrega anche chi non ne dovrebbe far parte”. “Ma adesso cambia tutto – ha concluso Armani – prima c’era una gestione, ora un’altra”.
Commentando il calendario della fashion week tanto criticato, poi, il designer non ha usato eufemismi: “Tutto sbagliato – ha detto – troppo compromesso”.
Infine, si parla di numeri, con una previsione per la chiusura del gruppo nel 2014 con il fatturato a +6 per cento.