Da qualche giorno i media non parlano che di guerra in Iraq e Royal Baby, di riforme e Royal Baby, della buonuscita di Montezemolo e Royal baby, dell’orsa Daniza e Royal Baby. Insomma, come due anni fa, tutti sembrano nuovamente impazziti per la ramificazione dell’albero genealogico Windsor. Ma mentre il mondo si chiede se il piccolo George avrà un fratellino o una sorellina, cosa starà facendo la Duchessa di Cambridge Catherine – Kate per gli amici – Middleton?
Forse altre teste coronate (e diverse First Lady) svaligerebbero i negozi del centro alla ricerca di morbidi vestiti baby in tonalità pastello e ampie gonne a ruota, ma non la consorte del futuro Re d’Inghilterra. No, Kate non ama trascorrere i pomeriggi dando sfogo a raptus di shopping compulsivo e c’è da scommettere che il suo account Net-A-Porter è ormai scaduto da secoli. Nonostante il matrimonio seguito in televisione da 26 milioni di sudditi e gli ottimi piazzamenti nella classifica annuale delle Best Dressed stilata da Vanity Fair Usa, Kate Middleton resta una ragazza del popolo e in quanto tale sfoggia con orgoglio lo stesso cappotto, la stessa camicetta, le stesse scarpe ben più di una volta. Sebbene altre monarchie europee godano di meno interesse rispetto a quella britannica, le Principesse Victoria di Scozia, Letizia di Spagna e Charlene di Monaco sono delle accanite fashion victim paragonate a Kate.
Durante l’ultima stagione dei saldi, le commesse della catena French Connection sono quasi svenute nel vederla entrare in boutique e provare in camerino diversi outfit prima di presentarsi alla cassa. La Principessa rifiuta categoricamente l’aiuto di qualsiasi stylist avendo l’abitudine di rivolgersi personalmente ai suoi stilisti preferiti per le grandi occasioni. Sarah Burton, art director di Alexander McQueen, ha realizzato per lei decine di abiti (in primis il wedding dress) indossati in svariate occorrenze. I fashion blog pullulano di post dedicati al famoso abito verde Diane Von Furstenberg sfoggiato sia durante una visita ufficiale a Los Angeles sia a bordo dello yatch reale Britannia. Per la partenza in luna di miele ha scelto un vestito azzurro acquistato da Zara e infilato nuovamente per una visita ufficiale qualche mese dopo. I suoi skinny jeans J Brand sono la prima cosa che mette in valigia abbinati a cinture e bluse anch’esse tutt’altro che intonse. Certo, non si contano gli eventi cui ha preso parte calzando un paio di décolleté nere Prada, Alexander McQueen, Alice Temperly, Stella McCartney, Mulberry, Katherine Hooker, Jonathan Saunders, Christopher Kane, Erdem, Issa… Tuttavia, la Principessa ama alternare brand di lusso a marchi commerciali (soprattutto inglesi), firme affermate a nomi emergenti dando visibilità a capi che spariscono immediatamente dagli scaffali dei negozi.
Ovviamente qualsiasi fashion designer sarebbe pronto a inviarle interi campionari pur di avere l’onore di vederla indossare una delle proprie creazioni, ma Kate Middleton non è una celebrity qualunque e non accetta alcun regalo o sconto preferendo piuttosto acquistare i capi che riempiono il suoi armadi. Si calcola che la Principessa spenda oltre 40mila euro all’anno in abiti e accessori. Per fortuna ha trovato un generoso membro della Royal Family che si è offerto di pagare tutte le sue ricevute. Se state pensando al biondo consorte sappiate che dovete salire di un grado di successione al trono. È infatti il premuroso suocero che finanzia personalmente gli acquisti dell’adorata nuora. Forse è per questo che la futura Regina ha riadattato la favola del vissero per sempre felici e contenti ai tempi di spending review.
Quindi, mentre i media di ogni angolo del mondo si arrovellano sul royal baby bis, si mormora che Kate stia già rovistando nella soffitta di Kensington Palace alla ricerca degli scatoloni contenenti dozzine di abiti premaman accuratamente riposti dalla servitù. Regale sì, ma riciclo.