C’è anche la Mela nel gran bazar 2.0. La discesa in campo di Apple, attraverso un sistema che consentirà di fare shopping direttamente dall’iPhone, rappresenta l’ennesimo tassello della rivoluzione mediatica in atto. Un ‘carosello’ impazzito, dove le nuove tecnologie e la capacità di condivisione del mondo 2.0 rivoluzionano il modello di comunicazione (anche) della moda, rimescolando le carte in tavola. Così, le testate giornalistiche sbarcano nell’e-commerce e viceversa, i social lanciano i ‘button buy’, mentre, col native advertising, le aziende producono contenuti media e diventano editori. Il dossier del prossimo numero di Pambianco Magazine in uscita analizza questo cortocircuito dove, oramai, tutti fan tutto.
Tornando ad Apple, dunque, con l’iPhone (ma solo dal modello 6 in su) si potrà fare acquisti online. La presentazione di Apple, il 9 settembre al Flint Center di Cupertino in California, dei nuovi smartphone e dell’orologio connesso Apple Watch aprono nuove prospettive nell’universo dell’acquisto virtuale. L’azienda ha infatti lanciato l’Apple pay, un sistema di pagamenti che trasforma l’iPhone (e il Watch) in un borsellino elettronico, perché permette di effettuare pagamenti dopo la registrazione dei dati della carta di credito su iTunes.
Sul fronte della sicurezza, i vertici hanno tranquillizzato gli utenti: il numero di carta non viene archiviato sul telefono e in caso di furto dell’iPhone basta un clic attraverso il servizio ‘Trova il mio iPhone’ per disabilitare i pagamenti. La mela morsicata ha raggiunto intese con i tre maggiori emittenti di carte (Visa, Mastercard, American Express) e con le sei banche Usa più grandi. Per gli altri Paesi, Italia inclusa, ci sarà da attendere.