Roberto Cavalli sembra abbia preso una decisione definitiva sulla cessione della maggioranza della sua azienda. Secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera, l’ufficialità ci sarà il 20 settembre, giorno della sfilata della griffe fiorentina e dell’ingresso in passerella dei nuovi soci russi di Vtb (nonché anniversario, sarà un caso, della presa di Porta Pia). Sul piatto, ricco per i russi, ma non per Cavalli, ci sarebbe il 60% della società che verrà pagata tra i 200 e i 250 milioni di euro (al netto di pagamenti futuri in base ai risultati). Cifra al di sotto dei 450 milioni chiesti dallo stilista ai pretendenti precedenti (Permira, Clessidra e anche Investcorp), e per una quota molto minore della società pari a circa il 20 per cento.
Vtb, una delle principali banche russe controllata per il 40% dal Cremlino, si sarebbe già messa al lavoro per trovare nuovi stilisti e top manager da gruppi del lusso (in particolare, vengono citati Lvmh e Givenchy) in grado di portare la griffe in Borsa entro i prossimi 5 anni. Inoltre, sempre secondo il quotiano, Vtb sarebbe anche in cerca di co-investitori tra i fondi pensione Usa e asset manager per diluire la presenza russa in un momento in cui le sanzioni (che in questo caso, però, non dovrebbero applicarsi) sono ancora in vigore.