Kering si porta in casa l’eyewear. Il colosso di François-Henri Pinault ha deciso di creare una specifica competenza interna nel segmento occhiali per i propri marchi del lusso e dello sport & lifestyle operando direttamente e non più attraverso i licenziatari. L’attuale volume di business sviluppato dai marchi di Kering si attesta intorno ai 350 milioni di euro, rendendo Kering uno dei cinque principali attori di questa industria. Gli undici marchi di Kering attivi nella categoria dell’eyewear, nove dei quali gestiti attraverso contratti di licenza con cinque partner diversi, generano royalties consolidate per circa 50 milioni di euro. Tra i licenziatari, l’italiana Safilo che questa mattina ha accusato il contraccolpo con un netto calo in Borsa.
Per ottimizzare il potenziale del proprio portafoglio di marchi, il gruppo sta creando un nuovo modello di business attraverso il quale, in coordinamento con gli stessi, controllerà interamente la catena del valore nell’eyewear, dal design allo sviluppo prodotto, alla fornitura, dal branding al marketing, alle vendite. La newco Kering Eyewear sarà gestita da un team di professionisti guidati dall’ex CEO di Safilo Roberto Vedovotto, che saranno inoltre coazionisti di questa nuova entità.
Contestualmente il gruppo Safilo incassa 90 milioni di euro come indennizzo dell’anticipo della conclusione dell’attuale licenza per gli occhiali di Gucci. Per contro, firma un prolungamento della partnership con la griffe fiorentina fino al 2020, con un nuovo accordo, rinnovabile alla scadenza, relativo a sviluppo prodotto e produzione.