Il Gruppo Prada ha chiuso il semestre al 31 luglio 2014 con ricavi consolidati a 1,75 miliardi di euro, in lieve progresso rispetto allo stesso periodo del 2013 (+1%). Il semestre, i cui dati sono stati diffusi il 6 agosto, è stato condizionato dallo sfavorevole andamento delle valute: a cambi costanti i ricavi sarebbero cresciuti del 4 per cento. “Nel corso di questi primi sei mesi del 2014 il gruppo ha operato in uno scenario politico e macroeconomico più complesso del previsto e caratterizzato da cambi sfavorevoli oltre che da un generalizzato calo dei consumi – ha sottolineato Patrizio Bertelli, AD di Prada – e nei prossimi mesi sarà nostro primario impegno monitorare l’andamento dei mercati, senza però interrompere la realizzazione dei nostri piani di sviluppo; al contempo, peraltro, sarà attuato un rigoroso controllo dei costi con l’obiettivo di proteggere i margini”.
In un contesto caratterizzato da un calo generale dei consumi, anche il canale retail, che rappresenta oltre l’83% delle vendite consolidate, ha mostrato una buona tenuta e si è attestato 1,44 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2013 (a cambi costanti i 566 negozi a gestione diretta hanno segnato un progresso del 5%). Per il marchio Prada i ricavi sono saliti del 5% a cambi costanti, mentre a cambi correnti la crescita è stata pari all’1 per cento. Per Miu Miu prosegue lo sviluppo con un +7% a parità di cambi (+3% a cambi correnti); con l’eccezione dell’Europa, il brand continua a mantenere elevati tassi di crescita in tutti i mercati. Trend positivo anche per Church’s, +12% a cambi costanti (+14% a cambi correnti) e per Car Shoe, +3% a cambi costanti (+2% a cambi correnti).
“Con l’approvazione dei risultati completi relativi al primo semestre 2014, il Consiglio di Amministrazione, alla luce dei risultati ottenuti nei primi sei mesi dell’anno e di una maggior visibilità per i mesi a venire, aggiornerà la guidance per l’intero esercizio”, ha concluso Bertelli.