Zara mette il turbo. La catena di abbigliamento spagnola di fast fashion sta introducendo un nuovo sistema di controllo delle scorte, con l’obiettivo di rendere la catena di fornitura ancora più veloce.
Come riporta la stampa straniera, la capogruppo Inditex ha spiegato, in occasione dell’assemblea annuale degli azionisti, che il marchio sta implementando un sistema di etichettatura basato su un microprocessore (radio frequency identification system, Rfid) che consente di rintracciare i capi dalla fabbrica al punto vendita. In sostanza, si tratta di un chip installato all’interno dell’allarme in plastica applicato ai singoli pezzi.
La prestazione ‘rapida’ di Inditex, dunque, d’ora in avanti non consisterà più solo nel proporre le principali tendenze mutuate dalle passerelle con un ritmo di ricambio continuo all’interno dei negozi, ma anche nel seguire gli indumenti fino a quando non vengono acquistati, di modo da migliorare la gestione delle scorte, per esempio individuando i pezzi che necessitano di riordino.
I vantaggi per il gruppo consisterebbero nella massimizzazione dei profitti dei rivenditori, grazie al rapido riassortimento della merce laddove ce ne sia bisogno, magari in un quartiere particolare nel quale c’è stata una forte richiesta di alcuni modelli.
La società ha già installato i chip in 700 dei suoi oltre 6.300 punti vendita. La nuova tecnologia, ha annunciato il presidente e l’amministratore delegato Pablo Isla, verrà portata in altri punti vendita con un ritmo di 500 flagship all’anno.