Per uno Sting che ai figli non darà “neanche un penny”, c’è Brunello Cucinelli che con le eredi firma addirittura un patto generazionale. L’imprenditore del cashmere ha dato vita a un trust – ispirato a un modello anglosassone di fondazione non molto diffuso in Italia – “a beneficio delle mie figlie Camilla e Carolina il cui scopo è garantire l’unitarietà della gestione della partecipazione nell’azienda, l’unitarietà del patrimonio immobiliare del Borgo di Solomeo, garantire il sostentamento alla fondazione Brunello Cucinelli per la realizzazione di quelle opere che noi definiamo “abbellimento dell’umanità'”, si legge in una nota dell’azienda.
Un compito non certo semplice, quello che il manager e stilista umbro lascia in carico alle figlie, 32enne la maggiore e 23enne la più giovane: quello di portare avanti la filosofia dell’azienda il cui numero uno è stato più volte definito ‘filantropo’, ‘filosofo’, addirittura ‘umanista’. Il patto garantisce il passaggio generazionale, ma di fatto lo blinda: nel dettaglio Cucinelli, che controlla la società attraverso la Fedone Srl (61,5% del capitale sociale della griffe) ha istituito un trust irrevocabile, trasferendo ad Esperia Trust Company (del gruppo Esperia), in qualità di trustee, l’intera partecipazione.
Come previsto dall’atto di trust è stato nominato un comitato di cinque membri – tra cui le figlie – che affianchi l’amministratore con un ruolo prevalentemente consultivo. L'”abbellimento dell’umanità”, insomma, dovrà essere proseguito anche in futuro.