Può un piccolo lupo di peluche, quello di Cappuccetto Rosso, trasformarsi in un eroe politico, portavoce di dissenso e capofila di gruppi pronti allo scontro? È successo a Hong Kong, il 7 dicembre 2013. E il pupazzo per bambini si è trasformato in un fenomeno mediatico che ha conquistato la Cina.
Oggi, il pasionario Lufsig è diventato un viaggiatore e un comunicatore, ha un profilo Facebook e posta autoscatti in visita alle più rappresentative istituzioni del Paese.
Lo scenario in cui si è mosso il lupetto di pezza è quello di un Paese, la Cina, in cui la libertà individuale continua a essere un fattore critico. L’ultimo governatore della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong, infatti, Cy Leung, è inviso al popolo per essere stato eletto da una élite di 689 membri fedeli a Pechino, piuttosto che attraverso una votazione democratica. In questa situazione calda, durante una manifestazione anti-governativa, Leung è stato colpito proprio da un pupazzo Lufsig lanciato da uno dei manifestanti. Il peluche è stato scelto perché il cognome Leung scritto in cinese ricorda come ideogramma, appunto, quello della parola ‘lupo’.
Da quel giorno, il famelico giocattolo è assurto a simbolo della protesta ed è andato a ruba negli store Ikea del Paese. Già, perché Lufsig è un lupacchiotto che ha origini nel Nord Europa. È made in Ikea.
La forza del lupetto è stata tale da caricarsi il colosso dell’abbigliamento low cost e portarlo nella storia. Infatti, con un secondo volo, dopo quello del lancio contro Leung, Lufsig è atterrato a Londra, ed è entrato nientemeno che al Victoria & Albert Museum. Qui è stato scelto per far parte della nuova galleria dedicata agli oggetti contemporanei che hanno assunto un ruolo rappresentativo e simbolico del cambiamento sociale e politico in atto oggi, con lo scopo di stimolare le coscienze internazionali.
Un bel balzo di valore per quello che doveva essere un gioco da 9,99 euro. Che fa riflettere sui nuovi equilibri socio-economici. La globalizzazione, quando riguarda la cultura, la politica o la società, sposta fenomeni con tempi imprevedibili, ma con profondità impensabili. E l’Europa scopre una rivolta-dei-pupazzi con sei mesi di ritardo.
Il Victoria & Albert Museum ha ottenuto il suo primo traguardo.