Si chiude in positivo l’edizione di giugno di White Milano con un +21% di buyer rispetto all’edizione di giugno 2013 e una forte presenza dell’estero con un +19%, rispetto a giugno 2013 e del 15% rispetto al gennaio 2014.
“L’Italia, per il settore moda, tra Firenze e Milano, ha una forte attrattiva per i buyer esteri – dichiara a Pambianconews Massimiliano Bizzi, fondatore e presidente di White Milano – In un momento economico così particolare bisogna investire ancora più risorse sull’asse Firenze-Milano perché la concorrenza che arriva dalle altre settimane della moda importanti (francese, inglese e americana) non è da sottovalutare. Dobbiamo fare in modo che i buyer esteri vengano a fare acquisti in Italia e che ci rimangano più a lungo. Questa edizione di White ha registrato un incremento proprio di buyer provenienti dal Far East tra cui Barneys Japan e United Arrows e Ron Herman -Tokyo, Galeries Lafayette- China, Shinsegae-Korea, Harvey Nichols e Joyce – Hong Kong. Ma anche buyer provenienti da top department stores e boutiques quali Barneys – New York, Le Form-Russia, La Maison Simon – Canada.”
Il plus vincente del salone organizzato da Bizzi è il format che prevede la compresenza delle collezioni uomo accanto alle pre-collezioni donna per la P/E 2015. “Gli espositori possono così presentare nello stesso stand e in un’unica fiera le proposte uomo e donna senza costi aggiuntivi. Anche per i buyer internazionali significa ‘risparmiare’ sul budget viaggi. La settimana della moda maschile, poi, è fondamentale a livello strategico, essendo un po’ l’apertura della campagna vendita delle aziende.”
L’offerta innovativa del salone basata su ricerca, innovazione ed eccellenza, nel contemporaneo, è stata raccontata dai 157 brand internazionali partecipanti, tra i quali hanno esposto i marchi Ann Demeulemeester shoes, Nasir Mazhar, Eastpack, adidas Originals, Reebok Classic e Cacharel. E’ stato accolto bene anche il nuovo progetto dedicato al premium denim, che ha ospitato i brand internazionali PRPS, Koral Los Angeles, Kuro e Hudson.